Ghemon, Coez, Marianne Mirage: foto e racconti sul futuro della musica italiana via Instagram

La musica, la fotografia, le parole. La quarantena, i social network, il futuro. “Quando poi 2020 – appunti per il futuro della musica italiana, scattati e raccolti in videochiamata” è tutto questo. Sulla pagina Instagram si vedono delle foto divise in due, da una parte il ritratto di musicisti come Mace, Rkomi, Mesa, Ernia. Dall’altra il cielo. In accompagnamento al dittico fotografico, un’intervista all’autore.

Ramiro Levy e Daniel Plentz dei Selton

Il progetto nasce a marzo, dalla consapevolezza che il mondo non sarebbe stato più quello a cui siamo abituati. Almeno per un periodo, non prevedibile, sarebbe stato impossibile lavorare a contatto con gli altri. Quel contatto che sta alla base del lavoro dei giornalisti, dei musicisti e dei fotografi.

Marianne Mirage

E così un fotografo – Simone Biavati, 20 anni – e una giornalista – Alessandra Lanza, 29 anni – hanno creato un progetto che unisse, anche a distanza, il mondo delle immagini, quello parole e quello della musica, di cui entrambi si occupano da tempo.

Noyz Narcos

E così hanno iniziato a coinvolgere artisti della scena italiana del calibro di Ghemon, Coez e Saturnino. O Elasi, Selton, Noyz Narcos, Margherita Vicario.

Il fotografo Biavati, attraverso una videochiamata, li guida nelle loro abitazioni per trovare il contesto e l’inquadratura adatta per scattare uno screenshot con il suo smartphone. Poi chiede ai musicisti di affacciarsi alla finestra o sul balcone per fotografare il cielo sopra di loro, “simbolo di quel futuro a cui guardano, sapendo che prima o poi tutto tornerà alla normalità, con esibizioni e musica dal vivo, davanti ai propri fan e nuova musica”.

Poi la giornalista Lanza li intervista. Chiede ai musicisti di raccontare “in che modo stiano passando questo periodo di isolamento tra stimoli creativi e nuovi progetti. E come immaginano il futuro”. Perché questo progetto punta ad analizzare “la sospensione temporanea e soprattutto la prospettiva di una nuova normalità”.

Eduardo Stein Dechtiar dei Selton

E così, ci si inventa un modo per potere lavorare anche a distanza e raccontare storie di vita reale, sogni, speranze. E musica.

“I mezzi in questo caso si devono adattare alle circostanze e il fotografo, insieme al suo sguardo, non può che utilizzare ciò che ha a disposizione: uno smartphone, i social media e la propria connessione internet”, spiegano.

Angelica

“Quando poi” nasce su Instagram e sfrutta gli strumenti a disposizione e i suoi difetti e limiti tecnici “come i pixel resi ancora più evidenti dalla connessione internet non sempre stabile”. E così, a poco a poco, diventa un album a disposizione di tutti, che giorno per giorno ripercorre il modo di vivere l’isolamento di tanti artisti – cantautori, interpreti, produttori e musicisti – della scena musicale italiana. Le loro storie di resistenza quotidiana e le loro capacità di reinventarsi in un clima di incertezza.

Attualmente si può consultare solo su Instagram, ma quando verrà concluso il progetto sarà diffuso su più supporti: ci sarà un sito e un libretto cartaceo, come un booklet da CD, “che lascerà un segno tangibile, come accade per tutti quei ricordi e quelle foto accumulate, archiviate in casa, tra scatoloni polverosi e cassetti dimenticati, che in questi giorni in cui la permanenza a casa ci mette alla prova, tornano alla luce, insieme ai ricordi”.

Coez

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