L’arte scende in campo per la solidarietà. Dalle Brigate a “Take-heart”: ecco gli artisti che regalano opere contro il coronavirus

L’esercito dell’arte non si ferma e un po’ in tutta Italia avanza con un’unica voce: “Regaliamo opere per la solidarietà”. Dipinti, sculture, tatuaggi. Ma anche illustrazioni e fotografie. Gli artisti mettono all’asta le proprie creazioni per sostenere la ricerca, gli ospedali e i volontari in prima linea durante l’emergenza per il coronavirus.

Nei giorni scorsi, “L’infermiera con l’orecchino di perla” di Lady Be ha raccolto 6.500 euro. I tatuatori a Milano, Brescia, Bergamo e in altre città hanno messo all’asta disegni e illustrazioni originali destinando l’intero ricavato agli ospedali. E le iniziative nei vari campi si moltiplicano. A Milano in questi giorni nascono le “Brigarte” mentre a Roma “pArt” – il primo e-commerce italiano dedicato al restauro di beni culturali – ha raccolto e venduto diverse opere d’arte per aiutare la ricerca sul Covid-19.

“Confortarsi. Farsi animo. Prendere coraggio ed essere coraggioso”: con questo slogan i fondatori di “Take part, save art” hanno raccolto 10.600 euro da destinare all’ospedale Spallanzani di Roma. Dodici artisti hanno donato loro un’opera: sculture, litografie, serigrafie, t-shirt, stampe fotografiche, installazioni. Ciascuna è stata poi caricata sul sito di pArt con un costo concordato con l’artista. Poi è partita una call perché ciascuno, come recita lo slogan della piattaforma, potesse “prendere parte” e diventare mecenate per un giorno. Un sistema che “dà a tutti la possibilità di finanziare direttamente l’ospedale con la quota che si sceglierà di versare”, spiegano i fondatori. “E in cambio riceverà un’opera d’arte”.

A Milano, invece, nasce “Brigarte”, la call per artisti solidali. A lanciarla, in questi giorni, le Brigate volontarie per l’emergenza che, insieme ad Artkademy – società d’arte fondata dal poeta di strada Ivan Tresoldi -, fa un appello ai creativi. “Chiediamo agli artisti, agli street artist, ai poeti di strada, ai tatuatori e ai fotografi di regalare alle Brigate volontarie una loro opera”.

I ragazzi delle Brigate, supportate da Emergency, in questi giorni si occupano di portare generi alimentari, farmaci e altri beni di prima necessità agli over 65, ai cittadini a cui è stata ordinata la quarantena e alle persone fragili. Un servizio gratuito, attivo dalle 9 alle 13, dal lunedì al sabato, a cui si può fare richiesta telefonando a questo numero: 02 0202. 

“Ad ora – scrivono le Brigate – Emergency sta mettendo in campo le proprie risorse anche per recuperare materiali essenziali come mascherine e gel antibatterici. Le spese per gli spostamenti, come la benzina, le stanno sostenendo – di tasca loro – i volontari che ogni giorni prestano questo servizio ai cittadini”.

E così chiedono un aiuto al mondo dell’arte per sostenere la loro attività.

Come funziona? Ogni artista pubblica l’opera sul proprio profilo Facebook e fissa una base d’asta. Chi vuole partecipare può rilanciare e scrivere la propria offerta nei commenti. Il vincitore, per potersi portare a casa l’opera, dovrà fare un bonifico alle Brigate. Una volta che il lockdown sarà finito, l’opera verrà recapitata a casa. Una scelta, questa, pensata “per non intasare i corrieri” durante questo periodo delicato.

A questo link è possibile seguire le aste e l’iniziativa.

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