“Cercavamo il modo di trasmettere la passione per l’arte a tutti i bambini”. Così, durante il lockdown, è nata l’idea di un’università della creatività dedicata ai più piccoli. Un canale sicuro, online, gestito da educatori e professionisti del mondo dell’arte, per insegnare ai ragazzi a realizzare un’illustrazione, a creare video in stop motion o a costruire libricini.
Si chiama Universikid è dedicata ai bambini tra i 5 e i 12 anni ed è stata ufficialmente lanciata da poche settimane. Ma facciamo un passo indietro: come è nata questa idea?
Quando, nei primi mesi del 2020, è scattato il lockdown, non era chiaro a cosa saremmo andati incontro. I primi giorni a casa sono stati accolti dalle famiglie quasi come una vacanza. Ma fin da subito era evidente che la situazione non sarebbe tornata presto alla normalità. Così le famiglie si sono costruite nuove routine. I genitori si sono inventati di tutto per non parcheggiare i figli davanti alla tv o ai videogiochi. Anche se in tutti quei mesi non è stato facile, tra asili chiusi, la partenza complicata della Dad e l’assenza di possibilità di vivere stimoli esterni alle mura domestiche.
Una situazione che ha vissuto in prima persona Shinobu Mochizuki, che voleva fare qualcosa di costruttivo con i propri bambini, nonostante il lavoro, in lockdown, assorbisse la maggior parte del suo tempo.
Shinobu Mochizuki, 35 anni, è nata in Giappone e ora vive a Milano, dove si occupa di formazione, lingue e arte. Nel tempo libero, durante il lockdown, ha deciso di tenere delle lezioni di arte e lingua ai suoi figli. I bambini hanno risposto bene, erano curiosi e si divertivano. Da lì l’idea di mettere la sua esperienza a disposizione di tutti.
“Non trovando nulla del genere online, ho deciso di crearlo da sola, su misura per me, unendo le mie competenze e le mie passioni in modo da poterle condividere con tutte le famiglie che si sono trovate nella stessa situazione”, spiega. E così è nata Universikid.
Ogni corso prevede una decina di lezioni da una ventina di minuti e costa 15 euro. Una scelta per renderli accessibili a tutti. “Abbiamo la responsabilità collettiva di garantire che le nuove generazioni possano crescere e imparare a esprimere la loro creatività, a curare le loro emozioni con l’arte, soprattutto dopo il tanto tempo passato a percepire lo schermo solo come un surrogato della scuola”.
Per partecipare alle lezioni bastano fogli, matite colorate o altri semplici strumenti e una connessione a internet. E proprio su questo ultimo punto Universikid non ha trascurato la sicurezza: una questione non secondaria quando si lascia un bambino davanti a uno schermo, in autonomia. Non ci sono link a contenuti esterni, banner e pubblicità o altro. Nessun contenuto fuorviante, solo i video che mostrano come disegnare un personaggio con le matite o un dinosauro con i pastelli a cera. Oppure come costruire dei libricini a forma di fiore o di gelato.
Ad accompagnare le immagini ci sono le voci degli esperti che guidano passo a passo l’azione creativa. E poi c’è Uni, la mascotte, che apre ogni video con il suo completo da supereroe dal mantello rosa, volando in mezzo a coloratissimi pianeti sorridenti.